SESSO

„Sesso, consolazione della miseria!“ – Der erste Satz des gleichnamigen Gedichts aus dem Band La religione del mio tempo kann als programmatische Stellungnahme Pasolinis gedeutet werden, die sich in vielen seiner Werke, sei es in seinem filmischen Schaffen oder in seiner Dichtung, widerspiegelt und immer wieder auf verschiedene Weise aufgenommen wird.

Über Pasolinis Werk zu sprechen, ohne dabei auf die Sexualität einzugehen, ist unmöglich. Er sucht Antworten auf die Frage nach dem Umgang mit der gesellschaftlich anerkannten Form von Sexualität. Die Einstellung der Menschen gegenüber diesen Fragestellungen scheint für ihn ein Indiz für die Entwicklung einer Gesellschaft zu sein. Er verarbeitet eigene Eindrücke und Erlebtes diesbezüglich vor allem in seinen Prosawerken Atti impuri, Amado mio und vor allem auch Petrolio, Texten die autobiographische Züge tragen und die unter anderem von Homosexualität handeln. Die Behandlung dieses bis dato tabuisierten Themas sollte sich aber nicht nur in der Fiktion oder Autofiktion niederschlagen. 1963 lässt er in Comizi d’amore, einer zu einem Dokumentarfilm verarbeiteten Umfrage, in ganz Italien zum Thema Sexualität, Menschen unterschiedlichster Klassen und verschiedenen Alters zu Wort kommen. Er befragt die Menschen direkt zu ihren sexuellen Einstellungen und zu ihrem Umgang mit dem Thema in der Familie in den unterschiedlichen Regionen des Landes und kommt zu dem Schluss: „E se, invece, c’è un valore nella nostra inchiesta, e sia un valore negativo, è demistificazione. L’Italia del benessere materiale viene drammaticamente contradetto nello spirito da questi italiani reali.“

Homosexualität ist in Comizi d’amore ein ebenso wichtiger Bereich wie die Prostitution, die ein weiteres dem Thema „Sesso“ zugehöriges Feld ist, das sich durch Pasolinis Werk zieht. Nicht nur in seinen Schriftwerken, wie im Gedicht La strada delle puttane, lässt der Autor Prostituierte auftreten. Im Film Mamma Roma werden die Probleme der Hauptfigur behandelt, die diesem Geschäft den Rücken kehren möchte, um ihrem Sohn eine bessere Zukunft zu ermöglichen →Mamma. Pasolini skizziert dabei eine Art Teufelskreis, dem nicht zu entkommen ist. Dieses Gefangensein drückt sich im anfangs zitierten Gedichtvers aus: „Sesso, consolazione della miseria!“: Sexualität/ Geschlecht, Trost des Leids und der Armut. Dazu gibt es keinen Ausweg. Pasolini selbst scheint diesem Elend nicht entfliehen zu können (oder zu wollen), auch auf künstlerischer Ebene, da er sich unentwegt mit dem Thema Sesso befasst und die Geschichten, wie Mamma Roma, in der Misere enden lässt.


Pia Scheiblhuber





Filmausschnitte Pier Paolo Pasolini und Alfredo Bini Comizi d’Amore (1963)




SESSO

“Sesso, consolazione della miseria!”. La prima frase dell’omonima poesia ripresa da La religione del mio tempo, può essere interpretata come una presa di posizione programmatica che si rispecchia e viene ripresa in diversi modi in molte delle sue opere, siano esse creazioni filmiche o poesie. Parlare dell’opera di Pasolini senza toccare il tema della sessualità, pare essere impossibile. Pasolini cerca risposte alla domanda sul rapporto con le riconosciute forme sociali della sessualità. A Pasolini sembra che la posizione degli uomini nei confronti di questa domanda possa essere indizio dello sviluppo della società. Elabora alcune impressioni ed esperienze al riguardo, soprattutto nelle sue opere in prosa Atti impuri, Amado mio, ma anche in Petrolio e in testi che riportano tratti autobiografici e che trattano anche di omosessualità. La trattazione di questo tema tabù, non si riflette solo sulla finzione o autofinzione. Nel 1963 Pasolini nei suoi Comizi d’amore, un’inchiesta in forma di film documentario, lascia la parola agli italiani da tutta Italia, provenienti da diverse classi sociali e di età diversa, sull’argomento sessualità. Pasolini chiede alle persone la loro personale posizione e atteggiamento riguardi al tema all’interno della famiglia delle diverse regioni del paese e giunge alla seguente conclusione: “E se, invece, c’è un valore nella nostra inchiesta, e sia un valore negativo, è demistificazione. L’Italia del benessere materiale viene drammaticamente contradetto nello spirito da questi italiani reali.” L’omosessualità è in Comizi d’amore un tema importante quanto quello della prostituzione, che rappresenta, infatti, un ulteriore campo appartenente al tema “sesso”, svolto nell’opera di Pasolini. Le prostitute non emergono solo nelle sue opere scritte, come nella poesia La strada delle puttane. Nel film Mamma Roma Pasolini tratta i problemi del personaggio principale che pure intende voltare le spalle alla vita della strada per garantire al figlio un futuro migliore →Mamma. Pasolini schizza, così, una sorta di cerchio diabolico dal quale non si può sfuggire. Questo essere imprigionati, Pasolini lo esprime nei versi sopraccitati della poesia “Sesso, consolazione della miseria!”. A questo non c’è via d’uscita. Lo stesso Pasolini sembra non possa (o non voglia) sfuggire a questa miseria, e questo anche sul piano artistico, in quanto si rapporta imperterrito al tema “sesso” e fa terminare storie come Mamma Roma nella miseria.


Pia Scheiblhuber