HUMILE

Der „sermo humilis“ bezeichnet die Schlichtheit einer Äußerung, der eine sublime Botschaft innewohnt.[1] Die Schlichtheit bezieht sich auf den Menschen, der die Äußerung von sich gibt, wie auch auf den thematisierten Sachverhalt, sein Leben. Der Mensch Pasolini war zwar sanftmütig, doch seine Gedanken sind es – noch vierzig Jahre später – nicht. Oder? Wo liegen die Grenzen des „sermo humilis“? Pasolinis Gedichte in friaulischem Dialekt vermitteln einen Eindruck davon, wie demütige, dennoch erhabene Sprache sein kann.

Dedica Fontana di aga del me paìs. / A no è aga pì fres-cia che tal me paìs. / Fontana di aga del me paìs.

Dedica Fontana d’acqua del mio paese. Non c’è acqua più fresca che nel mio paese. Fontana di rustico amore.[2]

Interessanterweise ist „Fontana di aga del me paìs” in der Wiederholung anders übersetzt worden als bei seiner ersten Nennung. Die Übersetzung unterwandert das Original, die Folie erhält einen neuen Sinn →Mimesis. „Fontana di rustico amore“ – ein Brunnen schenkt Wasser, er speist mit seiner Liebe. Humile liegt nicht allzu weit entfernt von human, doch humile betont stärker den realistischen Charakter, während human ein mildtätiges Moment innewohnt.

Allerdings hat der poetische Realismus Pasolinis wenig mit der Vulgarität zu tun, die uns in sogenannten Reality-TV-Sendungen entgegenschlägt. Eine derartige Ausdrucksweise verfehlt die demütige Facette des humile. Zudem zeichnen sich diese Formate durch übergesprächige Protagonisten aus, die ihr gesamtes Innenleben sintflutartig vor den Zuschauern ausbreiten. Die Fantasie regt das wenig an. Pasolinis Charaktere sind weniger freigiebig; ihnen muss man die Worte – ähnlich einem Brunnen – manchmal entlocken. Das macht ihre Worte „gehaltvoller“. Die sottoproletari wirken in den Werken des italienischen Intellektuellen mitunter wie mythische Figuren der griechischen Antike: Sie fragen nicht nach ihrem Schicksal, sie nehmen es stattdessen fraglos an →Disgraziato. Und sie können nicht anders, denn ihre Handlungen ergeben sich aus ihrem Charakter. Andererseits sind sie, ungleich einer Europa oder einer Ariadne, nicht der bloßen göttlichen Willkür unterworfen. Und wenn sie so grandios scheitern wie ein Prometheus, dann an sich selbst.

Schließlich haben die uomini umili noch ihre Sprache, die größer sein kann als jegliches Schwert. Sprache affiziert – was wäre die Liebe ohne sie? – und beackert ihre Umgebung, gesprochen von den einfachen Menschen, den „autori di piccoli poemi d’azione“[3]. Mit Aktion meint Pasolini die erste Sprache der Menschen in der Realität. Die demütigen Menschen handeln, und das macht sie zu Autoren ihres eigenen Lebens: „Questi loro poemi modificano poco a poco la realtà.”[4] Das trifft im selben Maße auf Pasolini poeta zu.


_______________________________
[1] Vgl. Erich Auerbach, „Sacrae scripturae sermo humilis“, in: Neue Dantestudien, Istanbul 1944 [1941], S. 1-10, hier: S. 4f.
[2] Pier Paolo Pasolini: Pasolini. Poesie e pagine ritrovate, Lato Side Editori: Roma 1980, S. 99.
[3] „Pasolini l’arrabbiato“ 1/5, https://www.youtube.com/watch?
[4] Ebd.


Stefanie Gorzolka



"Documentario radiofonico sul Friuli“ (1953) im Programm PAESAGGI E SCRITTORI


HUMILE

Il “sermo humilis” definisce la semplicità di un’asserzione, nella quale è insita un messaggio sottile.[1] Questa semplicità si riferisce all’uomo che afferma qualcosa di sé ma anche di fatti tematizzati, della sua vita. Pasolini l’uomo, è stata certamente una figura calma, ma anche a distanza di 40 anni i suoi pensieri non lo sono affatto. O no? Quali sono i limiti del “sermo humilis”? le poesie pasoliniane scritte in dialetto friulano offrono un’idea di come una lingua possa essere umile eppure sublime.

Dedica Fontana di aga del me paìs. / A no è aga pì fres-cia che tal me paìs. / Fontana di aga del me paìs.

Dedica Fontana d’acqua del mio paese. Non c’è acqua più fresca che nel mio paese. Fontana di rustico amore.[2]

È interessante notare, come la frase “Fontana di aga del me paìs”, ove ripetuta, viene tradotta diversamente rispetto alla prima volta. La traduzione si infiltra nell’originale, viene a formarsi un nuovo senso →Mimesis. “Fontana di rustico amore”, una fontana che offre acqua e che dà nutrimento con il suo amore. Humile allora non è del tutto lontano da human. Eppure humile sottolinea in maniera ancora più incisiva il carattere realistico, mentre in human è forte il momento caritatevole.

Tuttavia il realismo poetico di Pasolini ha poco in comune con la volgarità, la stessa che si ritrova nei Reality TV che ci colpiscono. Un tale modo di espressione non coincide con le semplici sfaccettature di humile. Inoltre questi format sono caratterizzati da protagonisti logorroici capaci di rivelare dinanzi agli spettatori, a mo’ di torrente, tutta la loro vita interiore. I personaggi di Pasolini sono poco loquaci. Simili ad una fontana, le parole devono essergli spesso strappate. Per questo le loro parole racchiudono un profondo valore. I sottoproletari agiscono, a volte, nell’opera dell’intellettuale italiano, come figure mitiche dell’antica Grecia: non si pongono domande sul loro destino, lo accettano senza indagare →Disgraziato. Non possono fare altrimenti, perché le loro azioni derivano dalla loro natura. D’altronde non sono simili ad una Europa o ad una Ariadne, non sottomessi alla mercé divina. Se colano a picco come un Prometeo, allora sono sottomessi solo a loro stessi.

In ogni caso gli uomini umili hanno ancora una loro lingua, più grande di ogni spada. La lingua penetra – cosa sarebbe l’amore senza? – ed elabora il suo territorio circostante, parlata da uomini semplici, “autori di piccoli poemi d’azione”[3]. Con ‘azione’ Pasolini intende la prima lingua degli uomini nella realtà. Gli uomini umili agiscono e nella loro azione diventano autori della propria vita: “Questi loro poemi modificano poco a poco la realtà.”[4] E questo vale, allo stesso modo, anche per Pasolini il poeta.


_______________________________
[1] Cfr. Erich Auerbach, „Sacrae scripturae sermo humilis“, in: Neue Dantestudien, Istanbul 1944 [1941], pp. 1-10, qui: p. 4f.
[2] Pier Paolo Pasolini: Pasolini. Poesie e pagine ritrovate, Lato Side Editori: Roma 1980, p. 99.
[3] „Pasolini l’arrabbiato“ 1/5, https://www.youtube.com/watch?
[4] Ibd.


Stefanie Gorzolka